Yoani Sanchez, blogger cubana che scrive post che raccontano la realtà di un regime illiberale, per poter avere accesso ad un computer che sia collegato alla rete deve entrare illegalmente negli alberghi riservati agli stranieri e spacciarsi per una di loro. per un quarto d'ora di libertà in cui le mani e le ginocchia tremano spende una cifra elevatissima...senza calcolare il rischio che corre.
Io potrei scrivere un post ogni 5 minuti, eppure non lo faccio. Non per mancanza di idee, ma perchè troppo pigra. Non ci si rende mai abbastanza conto della fortuna che si ha.
Molte emozioni hanno attraversato le mie vene in queste ultime settimane.
Un incontro inaspettato. Avevo perso le tracce di quel ragazzo ceceno trasferito verso un altro centro da più di tre mesi. L'addio mi aveva fatto piangere di rabbia e di dolore che non ho saputo riferirgli perchè non parlo russo e lui non parla nessuna lingua che conosco. Avevo perso ogni speranza di poterlo ritrovare un giorno poi...una mattina lo vedo nel corridoio del centro. Non saprei spiegare a parole cosa è successo alle mie viscere: ad un certo punto si sono contorte e mi hanno fatto piangere. Abbiamo passato lunghissimi istanti a coprirci di lacrime senza poterci dire perchè piangevamo ma eravamo contenti. Fortunatamente passava per caso al cetro una signora che parla russo e che qualche volta fa l'interprete per gli assistenti sociali...finalmente potevamo dare un nome alle nostre emozioni. Ho capito che l'amicizia non ha colore né alfabeto, soltanto carne, ossa e sangue.
Una richiesta inaspettata.
- Belli i tuoi orecchini, dammeli!
- No, Signora, sono miei.
- Mi piacciono, dammeli.
- No, Signora, sono un regalo al quale non voglio rinunciare.
- Dammeli, te ne darò un altro paio in cambio.
- No, Signora, a me piacciono i miei orecchini. E' per questo che li ho scelti.
- ...
- ...
- Un giorno li perderai quegli orecchini! frase seguita da un sorriso beffardo.
- Se succederà, saprò dove ritrovarli.
Una coincidenza inaspettata.
Ho ricomninciato la mia attività di traduttrice. Questa volta dovevo tradurre dal francese all'italiano e e dal francese al tedesco per un'italiana ed uno svizzero che sono venuti a visitare il centro nel quadro degli scambi Enaro (per gli operatori nei centri di accoglienza).
Avevamo appuntamento di fronte alla stazione di Rixensart, accolti da un mio collega.
In treno avevo di fronte due giovani persone. Faccio talmente tanti viaggi in treno che ho smesso di ascoltare le conversazioni dei diversi compagni di viaggio...ignari di essere spiati (attività che mi divertiva assai quando il treno lo prendevo una volta ogni tre settimane). Scesa dal treno mi dirigo, seguita dalla coppia di persone, verso il mio collega. Erano i due operatori! Et voilà, la coincidence!
Tempo scaduto, è ora di andare a ritirare i miei vestiti puliti e profumati nella lavanderia a gettoni di fronte a casa..
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